MALATTIE SISTEMICHE DEL MUSCOLO

 

MIOPATIE LEGATE ALL’ESERCIZIO (miopatie da sforzo)

  

Questo gruppo di patologie include:

    

Mioglobinuria paralitica

Rabdomiolisi da sforzo

Malattia del lunedì

Miosite

Tying-up

Azoturia

 

Queste malattie sono tutte associate all’esercizio e secondo la maggior parte degli autori ,rappresentano vari gradi della stessa condizione.

L’azoturia è il termine usato per indicare la forma più grave, il tying-up è la forma più lieve.

La malattia del lunedì veniva osservata quando il cavallo , soprattutto Quelli da tiro, veniva messo a riposo per il fine settimana, alimentato con razione intera,e riprendeva il lavoro il lunedì.

 

EZIOLOGIA

Secondo la teoria più accreditata, l’azoturia insorge dopo l’esercizio che fa seguito ad un periodo di inattività dell’animale, durante il quale viene alimentato con l’intera razione; generalmente si tratta di una razione ad alto contenuto di carboidrati.  Le cause di inattività possono essere la cattiva stagione, traumi che costringono il cavallo a rimanere in box, lesioni in genere ….

Le miopatie da sforzo si possono osservare però anche in quei cavalli che non sono stati adeguatamente preparati per l’intensità del lavoro che devono svolgere, come ad esempio lunghi trekking o gare di durata. Queste condizioni inoltre sono più spesso osservate in cavalli nervosi e con grandi masse muscolari; si verificano più frequentemente in climi freddi e umidi.

Affinché il veterinario possa quindi fare una corretta diagnosi è necessario che il proprietario (o chi si occupa dell’allenamento del cavallo) forniscano tutti i dati anamnestici: dati riguardanti l’alimentazione ,il tipo di ricovero(box, paddock),il tipo di lavoro a cui viene sottoposto l’animale….

 

PATOGENESI

Alla base delle miopatie da sforzo c’è l’ischemia che consiste in una scarsa perfusione ematica del muscolo che porta ad ipossia tissutale (carenza di ossigeno nelle cellule).

Il cavallo colpito dalla forma di azoturia è stato alimentato con razioni ricche di cereali in granella durante un periodo di inattività. Questo porta ad un accumulo di glicogeno (fonte energetica) nelle fibre muscolari. Quando il cavallo viene fatto lavorare, alcuni gruppi muscolari vengono sottoposti ad un metabolismo anaerobico e viene prodotta una eccessiva quantità di acido lattico. Ciò avviene soprattutto nelle masse muscolari più sviluppate come ad esempio i muscoli glutei. L’accumulo di acido lattico porta ad una diminuzione del pH del muscolo (acidificazione) che provoca degenerazione e necrosi delle fibre muscolari, con la liberazione di mioglobina che viene eliminata con l’urina, che perciò assume un colore rosso-bruno.

La morte dell’animale può sopraggiungere per setticemia dovuta alle piaghe da decubito dato che il cavallo non riesce più a mantenere la stazione, oppure per insufficienza renale, se la forma è molto grave.

Nella forma chiamata Tying-up il meccanismo è diverso. Generalmente si osserva nelle attività legate al fondo e nelle fasi finali della competizione, come risultato di un esaurimento delle riserve energetiche (di glicogeno). Il risultato è un quadro clinico simile a quello dell’azoturia.

 

SINTOMATOLOGIA

 AZOTURIA:

si verifica poco dopo che il cavallo ha cominciato il lavoro e non necessariamente con uno sforzo massimale. L’animale presenta una sudorazione profusa, andatura rigida, riluttanza a muoversi, tachicardia, lieve ipertermia ed espressione ansiosa del muso. I muscoli interessati (spesso sono il quadricipite femorale e i muscoli glutei) sono di consistenza dura ,quasi lignea. Le urine sono di colore rosso-bruno. La sintomatologia può scomparire in poche ore se il cavallo viene immediatamente messo a completo riposo. Tuttavia  molto più spesso la malattia progredisce fino a costringere l’animale al decubito obbligato che lo porta a morte.

 

TYING-UP:

si verifica dopo la cessazione di una prolungata attività fisica. I sintomi sono gli stessi dell’azoturia ma hanno intensità minore. Si ha sudorazione, ansietà, rigidità, dolore, crampi e tremori muscolari. I muscoli possono essere duri e il cavallo è generalmente riluttante a muoversi ed ha un’andatura stentata e raccorciata.

 

MIOPATIA LEGATA AL FONDO:

la sintomatologia è uguale a quella del tying-up ma si verifica in animali non adeguatamente allenati che vengono montati per lunghe distanze. Insieme a rigidità, tremori muscolari e dolore (mialgia), il cavallo può essere fortemente disidratato (diminuita elasticità cutanea e mantello asciutto). Se molto grave l’animale si rifiuta di camminare.

N.B. anche questa forma è dovuta ad esaurimento energetico.

 

TERAPIA

Lo scopo principale è quello di ridurre al minimo i movimenti del cavallo soprattutto se colpito in forma grave. Inoltre spesso i proprietari tendono a fare passeggiare l’animale nel tentativo di “sciogliere” i muscoli oppure perché scambiano la malattia con una colica : questo aggrava il quadro.

Per la terapia farmacologica sono utili :

 

Altre forme di terapia di sostegno sono molto importanti soprattutto nei casi più gravi. Il cavallo va tenuto lontano dal freddo e coperto; può essere utile massaggiare i muscoli con dei panni caldi. Se l’animale è in decubito, andrebbe posto su una superficie morbida (materassi di gomma piuma …) per evitare ulteriori danni dovuti all’ischemia e l’insorgenza di piaghe che possono portare alla setticemia. Possono anche essere utilizzate delle imbragature per sollevare gli animali, ma vanno utilizzate solo se questi sono molto tranquilli, perché potrebbero agitarsi aggravando la situazione. La cosa migliore sarebbe lasciarli in decubito aspettando che abbiano la forza per alzarsi.

Si può ricorrere a fleboclisi per facilitare la funzionalità renale.

 

Per prevenire le miopatie sarebbe necessario:

1)      Migliore allenamento

2)    Minore quantità di esercizio fisico troppo intenso

3)    Aggiunta di elettroliti e frequente abbeverata (gli elettroliti vanno somministrati in qualsiasi modo, diverso dall’acqua di bevanda perché può succedere che il cavallo non gradisca la miscela e rifiuti di bere, cosa piuttosto dannosa!!)

4)    Somministrare una maggiore quantità di fieno e meno granaglie se il cavallo è in un periodo di riposo

5)    Dopo un periodo di riposo bisognerebbe iniziare l’attività fisica lentamente ed incrementarla molto lentamente.